Sono italiani ma in maggioranza nordafricani. Ci sono disoccupati che provano a campare, casi di disagio psichico, storie di drammatica solitudine, ci sono «pendolari» che si presentano quando hanno finito i soldi; ma ci sono tanti, tantissimi pregiudicati: ragazzi con fogli di via e denunce che viaggiano sulle decine d’unità. Roba sempre più vecchia, superata, archiviata. Alle partenze del Terminal 1 di Malpensa gli abusivi delle valigie sono in crisi. Ce n’erano cinquanta, a maggio; oggi sono quindici. E anche questi hanno i giorni contati.

Concorrenza sleale
L’alleanza tra la security dell’Aps (l’azienda che ha in gestione dalla Sea il servizio dei carrelli per trasportare i bagagli) e la Polaria ha portato risultati. Pedinamenti, retate, una costante opera di convincimento, un’attività di disturbo durante il «lavoro» e gli abusivi sono quasi all’angolo. Quelli che non s’arrendono, è convinzione dell’Aps e del suo amministratore, il catalano Enrique Costa, spariranno con l’arrivo a breve (si parla di ottobre) dei facchini ufficiali, con divisa e berretto. La loro presenza alzerà la difesa «legislativa» in quanto gli irregolari faranno una concorrenza sleale e potranno esser combattuti ancora più di oggi, quando le regole non sono dalla parte della legalità. Se i fogli di via non vengono rispettati – se i clandestini espulsi si fermano in Italia fregandosene -, c’è poco da fare. Altrettanto con il discorso delle multe: esiste un regolamento aeroportuale per cui non puoi stare nello scalo senza giusto motivo, che sia l’attesa (dimostrata) di un volo oppure quella (ugualmente dimostrata, fornendo il nome e l’aereo del famigliare che verranno controllati negli uffici della compagnia) di un parente che decolla o atterra. Ma le sanzioni date agli abusivi, spesso nullatenenti, sono opera inutile. Nessuno pagherà le multe. I facchini clandestini ci hanno campato a lungo, agganciando i viaggiatori e chiedendo, spesso pretendendo, il pagamento per il «servizio» che a volte diventa un «pizzo»: ci sono stati viaggiatori minacciati, terrorizzati se non versavano una gran quantità di denaro. Forse non sembra, ma si guadagna. Specie se gli abusivi pescano il turista danaroso, a cominciare da arabi e russi (i voli più marcati sono quelli per il Qatar e San Pietroburgo).

Il logoramento dell’avversario
Artimond Jaupay, albanese d’origine, già coraggioso poliziotto durante la guerra civile a Valona, da poco con cittadinanza italiana e orgoglioso di tutte e tre le cose, è il responsabile della sicurezza dell’Aps. La sua tattica è il logoramento dell’avversario. Non concedergli un attimo di tregua. Per provare a resistere, gli irregolari cambiano posizione, scendono al piano di sotto, assillano i passeggeri che arrivano con le macchine a noleggio, quindi risalgono alle partenze, e magari in combutta con i conducenti dei pullmini degli hotel e con i tassisti (ai quali girare una percentuale dell’«incasso») si mettono in posizione d’attacco coi viaggiatori. Jaupay, dall’inizio, ha instaurato un rapporto di profondo rispetto e collaborazione con la Polaria, molto visibile con le pattuglie in perlustrazione a piedi e impegnata su mille altri fronti in considerazione delle dimensioni, delle presenze e delle variegate tipologie umane di un aeroporto come Malpensa.

«Padroncini»
Le indagini, fin qui, hanno escluso una struttura criminale: gli abusivi non rispondono a capi; ci sono, questo sì, piccoli «padroncini» che esercitano il monopolio su una porta d’ingresso anziché un’altra. Va da sé che qualche viaggiatore è ben felice d’avere qualcuno che gli porta le valigie: una lamentela diffusa è proprio l’assenza di speciali addetti. Ed eccoci alla novità dei facchini ufficiali, sempre targati Aps. L’amministratore Costa ricorda che verranno creati nuovi posti di lavoro. Sono in corso le selezioni per il ruolo di facchino: servono un’ottima conoscenza dell’inglese e la disponibilità a interagire coi viaggiatori. Verranno creati quattro punti «molti visibili» di raduno dei portatori di valigie, che si muoveranno a seconda dei singoli bisogni e delle prenotazioni: si potrà, con carta di credito, «bloccare» in anticipo il servizio. Ma non si dica che è stata la tecnologia ad aver sconfitto gli abusivi.

Fonte Corriere.it
Link: Malpensa, la rivoluzione dei bagagli: caccia agli abusivi e facchini in divisa – Corriere.it